:: Fabrizio Sacchetti :: è nato il 14 gennaio 1969 a Pescara.
Nel suo procedere artistico utilizza spesso il proprio
corpo come organo di espressione mimica. Oltre alla
fotografia, al video e alla performance.
Espone dal 1991.
Sue opere si possono trovare
al Museo di Fotografia Contemporanea Ken Damy (1993),
nella Bibliothèque Nationale de France (1994),
nel Museo Abruzzese della Fotografia (1997)
e nel Museo Laboratorio Ex Manufattura Tabacchi (2004).
Vive e lavora a Pescara.
Le opere di :: Fabrizio Sacchetti ::, che possono assumere forme concrete molto diverse l'una dall'altra, presentano un'evidente affinita con i primi lavori di Gino de Dominicis, nonche con quelli dell'olandese Bas Jan Ader. Anch'esse, infatti, cosi come le opere degli altri due artisti, sono segnate da convinzioni ed esperienze personali, e anche Sacchetti, come de Dominicis e Ader, risulta essere contemporaneamente soggetto e oggetto della propria arte. Qualunque sia il mezzo che utilizza per veicolare le proprie aspirazioni artistiche -testi, fotografie, video ma anche performance -cio che gli interessa è sempre trascendere il dato autobiografico. Le sue apparizioni e le sue performance sono fugaci e di breve durata e si situano spesso nella quotidianita, nella quale non di rado sfociano o dalla quale prendono le distanze. :: Fabrizio Sacchetti :: e un artista concettuale che si esprime con tutta evidenza attraverso forme di comunicazione puramente sensoriali e nei cui lavori si avverte un'originale particolarita, lo sforzo cioè di trasformare se stesso in un mezzo che si ponga in relazione con la continuita della tradizione storico-artistica occidentale o meglio italiana, fino a risalire alla grande epoca dei maestri del Rinascimento e del Barocco. Le sue azioni e asserzioni artistiche consistono spesso di brevi scene, di stati psicofisici, di atti simbolici e di accenni poetici che egli trova nella propria sfera vitale e nel proprio tempo -comprese quelle che sono di volta in volta le problematiche personali -per poi presentarceli come esemplari e oggettivi. Il suo interesse per la mimica e il linguaggio corporeo trae origine dallo studio dell'arte antica e della sua semantica ma anche dall'intenzione di continuare a tramandare valori estetici ed emozionali, ovvero standard espressivi specificamente fisici o fisionomici. La sua opera e percio attraversata da elementi che egli ha acquisito dalle tradizioni iconografiche dell'arte a partire dall'antichita, ma parallelamente a questi elementi acquistano in essa rilievo anche temi di attualita, quali questioni di identita sessuale o problematiche di genere. In questo senso sono rintracciabili nei suoi lavori motivi mitici quali quelli di Eros e Thanatos ma anche sviluppi legati a contenuti esistenziali e urnani del nostro tempo, fra i quali vanno annoverati soprattutto i temi fondamentali della vita e della morte, del sentimento e della ragione.
Peter Weiermair
in Premio Agenore Fabbri IV
Premio Artistico della Fondazio Vaf per
la Promozione dell'arte italiana Contemporanea, 2009-2010